Il futuro di Fonseca e del Milan è racchiuso in due problemi da risolvere. O la soluzione o l’esonero? Ecco cosa trapela.
Nel panorama del calcio italiano, la situazione del Milan si fa sempre più complessa. La squadra, ora guidata dall’allenatore Paulo Fonseca, sembra navigare in acque turbolente. Dopo la recente sconfitta a San Siro contro il Napoli, i rossoneri si trovano a ben 11 punti di distacco dalla vetta della classifica, attualmente occupata proprio dai partenopei guidati da Antonio Conte.
Nonostante gli infortuni che hanno lasciato fuori dal campo cinque titolari e una striscia di prestazioni sottotono, il tecnico portoghese si tiene lontano dai discorsi di esonero, evidenziando la necessità di rimanere calmi e concentrati. Tuttavia, per riportare il Milan sui binari giusti, dovrà affrontare due criticità evidenziate di recente.
Fonseca, l’inizio non promette bene
Il cammino di Fonseca alla guida del Milan finora non è stato dei più tranquilli. Dopo tre mesi dal suo incarico ufficiale, si trova a dover affrontare sfide significative, tra cui quella di ristabilire l’armonia all’interno dello spogliatoio, con il caso di Rafael Leão che merita una risoluzione immediata. La situazione in classifica è altresì preoccupante, con una media punti che ricorda le stagioni meno felici del club. È ormai chiaro che il tecnico portoghese si trova di fronte alla necessità di operare una svolta decisiva perché il campionato del Milan non rischi di sprofondare in un anonimato difficilmente sopportabile, dai tifosi e anche dalla società.
Due criticità da superare o sarà addio?
Il rendimento difensivo della squadra rossonera ha sollevato più di un sopracciglio. Con 11 gol subiti nel campionato e altri 5 in Champions League, per un totale di 16 gol in 12 partite, la fragilità difensiva del Milan appare evidente. In particolare, emerge la necessità di rinforzi sulla fascia sinistra, dove l’assenza di un’alternativa affidabile a Theo Hernández si fa sentire. Questo scenario pone il mercato di gennaio come un momento cruciale per Fonseca, chiamato a implementare soluzioni adeguate per colmare le lacune difensive del Milan. Un altro nodo critico per Paulo Fonseca – scrive il Corriere della Sera – riguarda l’utilizzo di Rafael Leão, considerato uno dei talenti più luminosi della squadra ma frequentemente relegato in panchina. La decisione dell’allenatore di limitare il tempo in campo del giocatore, malgrado la sua qualità indiscussa, è una scelta che ha suscitato dibattiti. Nonostante ciò, le motivazioni dietro tale scelta sembrano radicarsi nella necessità di mandare un messaggio forte non solo a Leão ma a tutta la squadra. Ora, però, si avverte l’urgenza di reintegrarlo pienamente nella dinamica di squadra, specialmente considerando l’interesse dimostrato dal Barcellona nei suoi confronti. Due criticità che, se non saranno risolte, potrebbe portare il tecnico rossonero all’esonero.
Rigenerare lo spirito di squadra
Il cammino verso il riscatto per il Milan implica una rigenerazione non solo tattica ma anche morale. La compattezza e l’unità sembrano essere le parole chiave per Fonseca, che nonostante la situazione complicata, non vuole aprire conflitti con i suoi giocatori. La figura di Leão potrebbe rappresentare un punto di svolta, con le prossime partite contro Monza e Real Madrid che si prospettano come opportunità ideali per riaffermare il suo valore e quello della squadra.
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